![Fotografia di Vivian Maier.]()
La signora che faceva la chemioterapia vicino a me leggeva sempre i fotoromanzi.
Mi piacerebbe che qualcuno lo facesse sapere a Tonino, il carpentiere siciliano che lavorava con me in Svizzera. Non mi ricordo di che paese era e non mi ricordo neppure il cognome. Aveva i baffi e gli piacevano gli spaghetti col tonno.
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Tenevo la mia mano stretta nella sua. Lei guidava, mi stava portando in ospedale. Ci stavamo amando e ora io stavo morendo. Fuori pioveva, la pioggia bucava il vetro, arrivava ghiacciata sul mio petto.
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Nella tomba vicina alla mia c’è uno che ogni tanto fa un colpo di tosse.
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Lo sapevo che sarei morto a marzo. Lo avevo capito a otto...